Si parla come sempre di compensazione, ma l’abbattimento di altri 22 pini che si va ad aggiungere alle numerose stragi di pini in Toscana, è inaccettabile, anche per lo sfregio al valore paesaggistico della zona. La provinciale Vicarese fra Vicopisano (PI) e Calcinaia spogliata delle sue magnifiche alberate rimarrà una strada desolata.
Lascia perplessi il fatto che non siano state individuate soluzioni alternative al drastico abbattimento che comincerà domani 30 marzo, in pieno periodo di nidificazione dell’avifauna, anche se l’assessora vicarese all’ambiente, Fabiola Franchi ha spiegato che “si tratta di piante risultate ad alto rischio di cedimento a seguito di indagine fitostatica. Su un totale di 22 piante, 14 sono state classificate in classe D, in quanto considerate di estrema propensione al cedimento da parte degli agronomi; altre 8 impediscono la visibilità, con conseguenti rischi per la sicurezza stradale”.
La dichiarazione di impegno di mettere a dimora, in luoghi diversi dagli attuali, nuove piante in collaborazione con la Regione Toscana, non restituirà dignità e bellezza a un paesaggio deturpato. La realizzazione di due “meravigliosi progetti volti al rimboschimento del Monte Pisano” dovrebbe sommarsi al verde esistente, e non ritenersi sostitutiva, poiché le giovani piante impiegheranno decenni prima di raggiungere dimensioni tali da poter fornire gli stessi benefici degli esemplari che si stanno per abbattere.
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