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Il Comitato tutela alberi Bologna propone la Consulta comunale del verde

“La salute parte dagli alberi e il Comitato tutela alberi di Bologna e provincia, in audizione presso il consiglio comunale di Bologna: “Proponiamo la costituzione di una Consulta per il verde urbano

Mai come in questo momento il problema dell’abbattimento degli alberi è diventato attuale.
Già prima dell’allarme Covid-19, numerosi interventi in tutta Italia hanno reso impellente la necessità di un confronto con i cittadini. Per questo, e per affrontare la disamina odierna in Comune, la consigliera comunale Addolorata Palumbo del gruppo misto, ha invitato il Comitato tutela alberi di Bologna e provincia, rappresentato dalla vicepresidente Anna Petrucci che si è presentata anche come referente e portavoce di Stai, stop taglio alberi italia, oltre che di Lipu e Codacons.

La seduta è stata aperta dal dott. Roberto Diolaiti, direttore settore Ambiente e verde del Comune, che ha illustrato il censimento del verde urbano e i modelli europei a cui si è ispirato.

Insieme a Leila Falà (Comitato residenti della Cirenaica) e all’agronoma Rosina Widmann, dopo avere espresso le perplessità sulla gestione del patrimonio arboreo di Bologna, Anna Petrucci ha proposto che le associazioni rappresentate possano concorrere alla costituzione di una Consulta comunale finalizzata alla gestione e alla valorizzazione del verde urbano. A tale proposito ha presentato e protocollato una proposta di regolamento comunale nata dall’osservazione delle esperienze di altre città e in particolar modo dall’esame del regolamento della Consulta del Verde della Città di Grosseto, recentemente proposta e divulgata dalle locali associazioni Grosseto al centro, Impronta verde, Dritti alla meta, Coordinamento comitati e associazioni ambientali Grosseto, ISDE medici per l’ambiente, Forum ambientalista, Italia nostra e Wwf.

La Consulta è un organo consultivo e propositivo, uno strumento di democrazia partecipativa che avvicina i cittadini all’Amministrazione Pubblica, promuovendone un coinvolgimento attivo, valorizzandone loro istanze, per offrire un contributo volontaristico e gratuito al miglioramento dell’azione amministrativa. Un più ampio dialogo con i cittadini e le associazioni sensibili al tema della tutela del verde in tempo di crescenti distonie ambientali: questa, la richiesta dei numerosi abitanti di Bologna e altre città italiane che avvertono una sempre maggiore necessità di comprendere le origini di interventi tanto estremi. Grazie a occasioni e strumenti di dialogo come quello proposto sarà possibile esaminare e comparare ogni possibile alternativa all’abbattimento o alle capitozzature.

Anna Petrucci nel suo intervento ha voluto ricordare come l’Italia detenga il record europeo di morti premature per inquinamento dell’aria. L’ultima rilevazione utile dell’Agenzia europea dell’ambiente riferita al 2016 conta 14.600 vittime l’anno da biossido di azoto, 3000 per ozono, 58.600 per PM2.5, per cui rappresentano l’unica forma di mitigazione realmente efficace. L’inquinamento costa, in Italia, circa 20 milioni di euro l’anno.

L’agronoma Rosina Wildmann ha espresso le sue considerazioni sulla gestione del patrimonio arboreo e sulle isole di calore, con particolare riferimento al caso di via Bentivogli, dove olmi siberiani adulti sono stati sostituiti con esili aceri campestri. Il 60% degli alberi abbattuti in via Bentivogli avrebbero potuto essere salvaguardati. Sostituire solo le piante giunte a fine vita costituisce un vantaggio economico per i cittadini e aiuta a contrastare il cambiamento climatico in corso, poiché i nuovi alberelli, per molti anni avvenire, non sarebbero in grado di offrire gli stessi benefici dati dagli alberi esistenti. “Occorre impiegare, sottolinea la Wildmann, personale qualificato per il mantenimento delle alberature, poiché le capitozzature sbagliate del passato costituiscono il problema del presente”. Wildmann ha poi ricordato le sostituzioni totali eseguite su diversi tratti dei viali di circonvallazionesuggerendo che i viali alberati possano essere realmente considerati un patrimonio come lo sono i portici. Riguardo al verde privato, per il quale viene permesso l’abbattimento per posizione non idonea, occorrerebbe che ci fosse l’obbligo del reimpianto. L’agronoma ha concluso: “Auspico che ogni cittadino possa affacciarsi su un albero, perché un albero salva la vita”.

Leila Falà, del Comitato Cirenaica, ha nuovamente posto l’accento sugli abbattimenti degli alberi di via Bentivogli e sulle relative criticità: inizialmente si dovevano abbattere 5 esemplari, poi sono diventati 22. Gli esami di stabilità sono stati effettuati solo su 10 esemplari, e di questi, 5 risultavano idonei ma sono stati ugualmente abbattuti. Rispondendo poi all’assessore Roberto Diolaiti sulle linee guida, ha ricordato che in Agenda 2030 non si parla di abbattimenti come buona pratica, visti gli importanti cambiamenti climatici in corso, e ha concluso segnalando che “ci sono tra dieci e ventimila morti per inquinamento mentre solo 2 o 3 per caduta alberi”.

Accogliendo le richieste di alcuni intervenuti, il Consiglio Comunale ha deciso di programmare una seconda udienza sull’argomento.

ll Comitato tutela alberi di Bologna e provincia è costituito da un gruppo di cittadini che ritiene la cura e la conservazione degli alberi – e del verde in generale – quale elemento necessario per la tutela del benessere delle persone. Si impegna nel porre in essere una attività volta ad osservare e denunciare qualsiasi comportamento fattuale legislativo ed amministrativo che possa determinare un danno al verde pubblico, con particolare attenzione al patrimonio arboreo, e a segnalare qualsiasi iniziativa che non sia idonea a limitare il fenomeno dell’inquinamento dell’aria, supportato da tecnici qualificati, dialogando con la Pubblica Amministrazione e cercando di indirizzare le scelte di quest’ultima verso azioni di ripristino e implementazione del patrimonio arboreo pubblico e privato.

È sostenuto da Stai, stop taglio alberi italia nell’ottica di creare una collaborazione per un osservatorio permanente del territorio al fine di promuovere buone prassi per la manutenzione del verde in un’ottica di mantenimento e creazione di un habitat salubre per le generazioni future.

Qui la proposta di regolamento comunale della Consulta del verde del Comune di Bologna presentata in audizione alla Commissione consiliare territorio e ambiente

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